Metiu

Guys, im back for a while.
I held an exposition near my town and soon i will be in Milan to exhibit the same pics!!
Check out my gallery!

In a week i'll be on holidays.
Hear you back soon!
ciaoooo!!!




Ragazzi, torno per un secondino.
Ho esposto in una mostra qui vicino casa e tra poco sarò a Milano per una esposizione!!
Spulciate nella gallery i miei nuovi lavori!

Tra una week sarò in ferie.
Ci si sente meglio al ritorno!!




Voi come state figli della luce?

ragazzi come avrete notato da un po' di tempo non ci sono più qui.
sono fermo con foto, non ho più tempo per commentare e fare journal, per guardare le vostre foto.
a malapena riesco a redigere un blog che mi sta dando soddisfazioni.
ma il tempo di seguire tutto anche qui non ce l'ho più.
ho sempre più lavoro e sempre più impegni personali ( per fortuna quelli! )
quindi non è un addio, ma un arrivederci a tempi migliori e più proficui!
un abbraccio a tutti/e belli e brutti/e!





guys, as you may have noticed im not much around here anymore.
im stuck with photos, i have no time to comment or to post journals or to watch your pics.
i can hardly post on a blog that is giving a lot to me.
im busier and busier at work and i have got more and more personal engagements ( fortunately )
so this is not a farewell, but a "see you soon" on brighter and better days!
a big hug to all of you!

La notte è più che mai turbolenta… Il dormitorio per l'occasione organizza un contest internazionale di russamento tra cui spicca la prestazione maiuscola dell'anglo-tedesco cui va il premio honoris causa nella categoria fuori concorso. La vicenda assume un carattere grottesco quando, nel mezzo della notte, le voci soliste sono ben quattro e a ritmo alternato: il resto della camerata, svegliata dal concerto, non può far altro che ridere in compagnia!

Archiviata la nottata, ci si mette in cammino ed è subito durissima, dopo appena qualche centinaia di metri si inizia a scalare i Montes de Oca. Un freddo polare e il versante completamente in ombra fanno dell'Alto de la Pedraja uno scoglio impegnativo, considerando poi il precoce orario mattutino. Non senza soffrire, giungiamo in vetta all'Alto, pedalando su un particolare fondo sterrato molto argilloso dal tipico colore aranciato e ci consideriamo fortunati nel constatare che se fosse piovuto, la salita sarebbe stata improponibile a causa della palude di fango che si sarebbe venuta a creare.

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Ci svegliamo come di consueto molto presto e vaghiamo un buon quarto d'ora per le strade di Logroño alla ricerca di un bar aperto per la colazione. Dopo una disperata ricerca, troviamo ristoro in un caldo baretto dove a servirci c'è una forcella riojana d'altri tempi. Rinfrancati nello stomaco e allietati nello spirito, iniziamo la tappa, dirigendoci verso l'uscita della città. Quì merita una menzione particolare l'ayuntamiento del capoluogo della Rioja, perché la ripresa del Camino in strade non cittadine è molto bella, facile e ben segnata. Dopo esserci fermati a fotografare un classico gigante toro spagnolo , proseguiamo senza problemi fino a Najera, percorrendo una parte piuttosto facile e campestre. Il tempo atmosferico minaccia pericolosamente ma, a parte qualche sparuto sprazzo di pioggia, fortunatamente ci grazia dai temuti copiosi acquazzoni...

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Il secondo giorno, il Camino non ci regala troppe emozioni, ne' tantomeno una tappa particolarmente "turistica", dato che i posti battuti non sono stati, in generale, molto peculiari per la loro bellezza. Si pedala molto, ma l'occhio, che vuole la sua parte, non verrà deliziato ad eccezione di alcuni tratti singolari.

Lasciamo Cizur Menor di primo mattino e subito affrontiamo il primo vero scoglio della giornata, l'Alto del Perdon. Appena prima di iniziare la salita, incontriamo bene o male tutti i commensali della sera prima che, chiaramente, da bravi pedoni, erano già in strada da un'oretta abbondante; li salutiamo, consci che non li avremmo mai più rivisti e auguriamo loro un caloroso buen camino.

Scaliamo, con la minaccia di un cielo molto plumbeo, l'Alto del Perdon che si rivela una salita molto dura e impegnativa, anche per il terreno irregolare e la strada piuttosto stretta e scoscesa. Più volte siam costretti a scendere a causa della pendenza elevata e per il fatto che, essendo il sentiero molto stretto e popolato di pellegrini a piedi, dobbiamo chiedere più volte strada. In ogni caso, il percorso è carino e, seguendo le silhouettes delle grandi pali eoliche che lo contraddistinguono, pedalando contro un vento sferzante, raggiungiamo la cima dove ammiriamo un panorama davvero grazioso. Facciamo alcune foto di rito al monumento al pellegrino, una statua in ferro rappresentante i pellegrini in cammino controvento e recante la dicitura "Donde se cruza el camino del viento con el de las estrellas " e ci apprestiamo a scendere...

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